Mezzelfi
Storia:
Circa mille anni dopo la nascita dell’Irminsul (vedi sezione Date e Festività), alcuni elfi scelsero di distaccarsi dalla vita chiusa dei clan per avvicinarsi alle razze più giovani presenti nei territori. In particolare, gli umani catturarono la loro attenzione, tanto da suscitare legami profondi e talvolta persino amori. Da queste unioni nacquero i mezz’elfi.
La scarsità di nascite tra gli elfi rese la questione ancora più controversa: preservare la purezza della specie o accettare l’amore come forza naturale? La società elfica si divise, e i figli nati da tali legami furono considerati un’onta. A essi fu negato l’ingresso nei clan e nelle città elfiche, mentre i genitori elfi venivano privati di nobiltà, terre e diritti. I mezzosangue erano ritenuti una minaccia alla continuità della stirpe, un’ibridazione indegna. I più intransigenti furono gli elfi della notte e dei ghiacci, da sempre legati a un rigido rispetto delle tradizioni. Nessun clan, tuttavia, era inizialmente disposto ad accoglierli, e generare mezz’elfi era considerato un crimine contro la specie.
Col passare dei secoli la situazione mutò. I primi a mostrare apertura furono gli elfi dei mari, probabilmente anche i primi ad aver generato mezz’elfi: la loro vita errante e i frequenti contatti con popoli stranieri li rendevano più inclini alla tolleranza. Successivamente si aggiunsero gli elfi dei boschi, convinti che Morwell stessa avesse alla fine accettato tali unioni. Gli elfi dei ghiacci, pur contrari, evitarono di opporsi apertamente alla decisione, limitandosi a una diffidenza persistente. Gli elfi della notte, i più puristi, non li hanno mai realmente accettati: sebbene non abbiano contestato apertamente la corona, continuano a escluderli dai ruoli di rilievo e dalla vita comunitaria.
Così, anche dove vennero accolti, i mezz’elfi restarono sempre circondati da una certa diffidenza. Ancora oggi non possono appartenere ufficialmente a un clan: possono avere la cittadinanza ma è come fossero ospiti nelle terre elfiche, riconoscibili dalle orecchie appena appuntite e dai tratti misti che li rendono oggetto di sospetto e distacco e sguardi pungenti e giudizi bisbigliati. Molti elfi li considerano tuttora un errore, e benché i genitori che li generano non vengano più perseguitati, non di rado le famiglie li ripudiano comunque.
I mezz’elfi vivono quindi sospesi tra due mondi: né pienamente umani, né del tutto elfi, ma sintesi di entrambi. A volte respinti da entrambe le culture, altre volte accolti, incarnano un dibattito mai sopito. Non hanno una loro società autonoma, ma si integrano laddove trovano spazio, camminando tra i popoli come testimonianza vivente di due stirpi intrecciate.
Aspetto e Caratteristiche:
Altezza: max 170 cm, salvo rare eccezioni
Aspetto: di corporatura esile ma al contempo atletica, il Mezzelfo tradisce la sua origine elfica per i tratti aggraziati
del volto rispetto agli Umani e le orecchie leggermente appuntite (sebbene non come quelle degli Elfi) e per la sottigliezza
delle sopracciglia.
A seconda del sangue dei genitori, esistono diverse tipologia di mezzelfo, in cui la componente elfica è più o meno pronunciata.
Ogni mezz'elfo deve indicare nella propria scheda la propria discendenza elfica cioè da che clan discende il proprio genitore e tenere conto delle caratteristiche fisiche del genitore che più o meno evidentemente gli sono state trasmesse.
Ad esempio un mezz'elfo che discende da un elfo dei ghiacci potrebbe avere occhi molto chiari, capelli argentei. Un mezz'elfo che discende dagli elfi dei boschi potrebbe avere i capelli rossi e gli occhi verdi. Ogni caratterizzazione è personale ma si invita il giocatore a mantenere una certa coerenza.
Vita media:
i Mezzelfi invecchiano due volte più lentamente degli umani, perciò un mezzelfo di 60 anni ha un aspetto
equivalea und un umano di 30 anni. Vita media: 160-200 anni. Un mezzelfo raggiunge la maturità a circa 30 anni.
Anche invecchiando i mezz'elfi non deperiscono mai come un umano, un mezzo sangue a fine vita apparirà comunque come un essere di circa 60 anni apparenti.
Ibridazione
Il Mezzelfo è una razza ibrida, poiché l'individuo discende dall'unione di un elfo con un umano o di un elfo con un mezzelfo o di due mezzelfi, quindi non si tratta mai di sangue elfico puro.
Un mezzelfo non potrà mai avere un figlio di razza elfica.
I tratti razziali sono il risultato di una trasmissione ereditaria mista fra entrambe le razze originarie: ha lo spirito d'adattamento, l'individualismo, l'ambizione e l'inventiva di un umano ma lo stesso amore per la vita, la natura e la raffinatezza degli antenati elfi.
La dualità dei sangue misto si riflette anche nella loro personalità e nel rapporto con gli altri popoli, visto che il mezzelfo non
si sente mai completamente a casa, né fra gli umani, né fra gli elfi.
Società:
I mezzelfi, al contrario di altre razze non ibride, formano raramente comunità indipendenti; molto più spesso vivono insieme agli umani o agli elfi se li accolgono. Il loro modo di pensare è influenzato dal tipo di società in cui vivono e che li accoglie. Il trattamento che viene loro riservato può variare dall'odio, all'indifferenza, alla serena accoglienza (vedi capitolo storia). Nelle zone meno civilizzate, dove la superstizione attecchisce con facilità, sono usualmente visti con sospetto e quasi mai trattati degnamente; qui tendono ad organizzarsi isolatamente. Gli elfi dei ghiacci e della notte li tollerano ma mantengono un certo distacco mentre è facile trovino spazio nelle comunità umane cosmopolite o tra gli elfi dei mari e dei boschi.
Abilità e Malus innati:
Abilità innate:
- capacità visive superiori alla media di un Umano medio;
- capacità uditive superiori alla media di un Umano medio;
- bonus nella rapidità di apprendimento di una lingua diversa da quelle che già conosce (in quanto di sangue misto e considerato che i Mezzelfi non hanno “patria” fissa, ma si mescolano solitamente agli altri popoli): i Mezzelfi possono effettuare -5 giocate rispetto alle 10, 15, 25 o 30 necessarie all'apprendimento (di base, buona, ottima e perfetta conoscenza della lingua)… la prima giocata richiede una convalida Master; successivamente si può condurre lo studio in solitaria, ma è consigliata l’interazione tra PG o la presenza di un PNG gestito da un master.
Malus innato: stimoli sensoriali particolarmente intensi (boati, luci abbacinanti, ecc.) causano ai Mezzelfi un momentaneo stordimento, giocabile come confusione/impedimento