Il Progresso Medico
Nel 2045 la medicina ha fatto qualche progresso. O meglio,l’aveva fatto prima della caduta. La situazione attuale è un po’ particolare. Certo, a livello di conoscenza, sicuramente i testi di medicina sono aggiornati ed in un certo senso grazie alla Draven corp la ricerca si sta piano piano sviluppando anche in ambito medico, ma di certo il sistema sanitario nazionale è ben lontano dal sogno che molti hanno in mente. Sappiamo bene che le cure basilari sono assicurate a tutta la popolazione di Londra. Tuttavia non c’è da dimenticare il fatto che spesso la città si trova in difficoltà per quanto riguardano gli approvvigionamenti di medicinali, quindi un conto è diagnosticare, un altro è curare materialmente.
Possiamo quindi schematizzare quanto segue :
- Infezioni batteriche: Sono le più comuni, diciamo. Riescono ad essere curate nel 95% dei casi, a meno che il malcapitato non si imbatta in qualche complicanza dovuta a patologie pregresse oppure in nuovi ceppi batterici sconosciuti. In quest’ultimo caso infatti, dipende dalla fortuna e dall’abilità del medico curante oltre che ad una bella analisi di laboratorio sulle peculiarità del germe.
- Infezioni Virali: Anche queste sufficientemente comuni da riuscire ad essere affrontate con successo. La percentuale varia dal 75 all’85%, perchè ricordiamoci comunque che i virus mutano con facilità e come abbiamo già detto, la ricerca di nuovi farmaci portata avanti dalla Draven Corp non è così sviluppata da permettere in tempi brevissimi una cura sperimentale,a meno che non si tratti di casi eccezionali.
- Patologie dell’apparato cardiocircolatorio: Qualche passo avanti si è fatto. Soprattutto per quanto riguarda gli infarti. Infatti,le cellule cardiache che muoiono durante un attacco,ora possono essere rimpiazzate da cellule nuove, grazie alla cura con cellule staminali ed ormoni specifici che stimolano la creazione di nuovo tessuto. Probabilità di successo: 70%.
- Patologie dell’apparato respiratorio: Sono forse quelle più studiate,visto che in un mondo post atomico,venti e comunque l’aria in generale non rispettano alcun confine o barriera ed infatti spesso Londra potrebbe venir a trovarsi nel bel mezzo di una tempesta di pulviscoli di vario genere, magari anche radioattivi anche se in esigue quantità. Diciamo che se diagnosticata e trattata in tempo,una patologia polmonare o bronchiale può risolversi positivamente nell 65-75% dei casi, purtroppo però, in quelli rimanenti, la cronicizzazione della patologia è praticamente certa..e non si può nemmeno escludere la morte.
- Patologie del sistema nervoso: Anche qui qualche progresso si è fatto. Di certo, quelle più gravi come ad esempio la malattia di Huntington non possono essere curate in maniera definitiva, ma di sicuro gli effetti sono attenuati, e l’aspettativa di vita è nettamente più lunga. Per le malattie degenerative a livello neuronale invece sono state sperimentate terapie a base sempre di cellule staminali ed ormoni stimolanti per la crescita di nuovi nervi così da ripristinare almeno in parte la funzionalità persa. La prognosi per queste malattie è positiva nel 50% dei casi. Purtroppo però,la percentuale scende in base al ceto sociale. Infatti i farmaci sono molto costosi e spesso non rientrano nelle cure di base. Proprio per questo si è sviluppato malgrado i controlli un mercato nero del farmaco e spesso la corruzione negli ambienti ospedalieri per taroccare i moduli ha fatto capolino.
- Patologie del sistema endocrino: Quelle più “semplici” come ad esempio il Diabete ormai non danno più problemi. Rientra infatti nelle cure di base. Tra l’altro con una importante novità. Con la tecnologia ricombinante l’insulina esogena non da più problemi col tempo di tipo da “inefficacia” proprio perchè basta un prelievo di sangue del malato per isolarne il DNA e la sequenza dell’insulina propria per crearne artificialmente le dosi da somministrare quotidianamente al paziente. Ovviamente questo tipo di cura è lievemente più elitaria. Chi non se lo può permettere,può comunque ricorrere alla cura standard con insulina proveniente da animali.
- Varie ed eventuali: Novità per gli ustionati,grazie sempre alle staminali è possibile ricreare i tessuti necrotici e ristabilire ad esempio la funzionalità della cute. Anche la branca dei trapianti ha subito qualche progresso. Infatti grazie a nuovi farmaci immunosoppressori,le crisi di rigetto sono assolutamente più rare (10% dei casi) e la terapia può continuare in maniera più facile dilazionata nel tempo. Ovviamente per i primi 15 giorni la cura sarà giornaliera (3 volte al dì) mentre per i successivi due mesi più blanda(una volta al dì). Inoltre questi immunosoppressori di nuova generazione non indeboliscono TUTTO il sistema immunitario ma agiscono ESCLUSIVAMENTE sull’organo trapiantato inibendo il mancato riconoscimento delle MHC di classe I e II.
- Strumentazione: Anche qui i progressi,pochi,ci sono stati. Ma sono praticamente incentrati tutti all’ospedale di Londra, visto che purtroppo si ci deve dimenticare di sofisticati sistemi di diagnostica fuori dalle mura. Pura utopia. Gli scanner biometrici ormai sono sufficientemente diffusi per racchiudere in un unico complesso TAC, Raggi X e Risonanza Magnetica. Inoltre l’ausilio della computergrafica in 3D ha aiutato molto i medici nelle loro diagnosi. I computer hanno anche aiutato i medici nella diagnosi e nel riconoscimento dei nuovi ceppi virali e batterici dopo la caduta. Infatti il sistema di elaborazione delle sequenze genetiche in tempi relativamente brevi(appena qualche ora) ha permesso di capire il funzionamento della patogenesi di determinati agenti molto in fretta ed evitare quindi il proliferarsi di malattie potenzialmente devastanti per la cittadinanza. Qualche progresso si è fatto anche nella strumentazione per la creazione di proteine artificiali. Non c’è più bisogno del passaggio attraverso vettori in vitro(vedi batteri E.Coli) ma è sufficiente un nuovissimo macchinario di PCR e PE (Polymerase Chain Reaction e Protein Engineering) in cui un determinato gene viene inserito,clonato e successivamente la proteina derivante viene assembata. All’operatore basta avere gli ingredienti(Nucleotidi trifosfato,DNA polimerasi,vari amminoacidi e magnesio). Insomma,giocare a fare Dio in laboratorio,da questo punto di vista,attrae molti scienziati.